NEWS/EVENTI
P.T.M. s.r.l. s.u.
Via M. Tognato, 10 - 35042 Este (PD) - Italy
Tel: +39 0429 600973 - Fax: +39 0429 600874
P. IVA: 00173960287
CONTATTI
Facebook YouTube
09/12/2013

ATEX: rischio esplosione e compartimentazione

La Direttiva UE

La direttiva ATEX richiede che un’esplosione non metta in pericolo la salute dei lavoratori. Perché questo avvenga si richiede, nell’ordine, che:

  1. se possibile, non ci siano atmosfere potenzialmente esplosive,

  2. come prima alternativa a quanto sopra, bisogna evitare di avere fonti d’ignizione efficaci,

  3. se anche questo non è possibile bisogna fare in modo che la possibile esplosione non crei danni alla salute dei lavoratori.

 

Per ottemperare a quest'ultima condizione, normalmente il sistema più economico e, quindi, più usato è di prevedere delle parti ad apertura agevolata,i cosiddetti "venting", per dare sfogo all’esplosione in un luogo e direzione prestabilita in cui non si crei un pericolo. Nel caso un simile luogo non esista, poiché, ad esempio, si è all’interno di un edificio, si usano dei venting con filtri di soppressione fiamma e riduzione pressione, detti “quench”. Più raramente si usano sistemi di soppressione delle esplosioni: questi intervengono bloccando, con l’utilizzo di gas o polveri inerti, l’esplosione appena questa viene rilevata, in modo da diminuirne la violenza e, se possibile, renderla innocua.
Tutti questi sistemi, però, devono essere obbligatoriamente completati da dei dispositivi per evitare che le fiamme e la pressione generate dall’esplosione primaria possano espandersi e generare un’esplosione secondaria in un’altra parte dell’impianto: questa è la compartimentazione. Infatti sia i pannelli di sfogo esplosioni sia la soppressione ridurranno la pressione interna agli apparati ma, intervenendo quando l’esplosione è già avvenuta, non possono evitare che l’esplosione si espanda, specialmente attraverso il fronte di fiamma, attraverso le tubazione di collegamento fra le varie parti degli impianti. Si vuole qui ricordare che un’esplosione secondaria è più violenta della primaria e, quindi, è assolutamente da evitare: le esplosioni di silo le cui foto si vedono frequentemente, sono quasi tutte dovute ad esplosioni primarie di una macchina ad essi collegati, degenerate in esplosioni secondarie.

La compartimentazione può venire eseguita con vari metodi, utilizzabili secondo la conformazione dell’impianto. Nelle norme sono menzionati sistemi attivi, perché controllati da sonde appositamente installate, come serrande ad azionamento rapido e barriere chimiche, e sistemi passivi, poiché intervengono senza la necessità di altre installazioni, come valvole rotative a tenuta di fiamma, tappi di prodotto e deviatori automatici per le tubazioni senza prodotto.